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January 28, 2013

Il fanone papale


Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice: Il fanone (dal latino fano, panno) è un ornamento liturgico specifico del Romano Pontefice. Alcuni lo fanno derivare dall’amitto, altri dal manipolo, altri ancora ritengono che derivi dall’ ephod ebraico. E’ costituito di una doppia mozzetta a forma circolare. Le sue due parti, prima unite tra loro, furono separate da Pio X (1903-1914) per maggiore praticità. E’ tessuto con sottilissima seta a strisce perpendicolari di colore rosso, bianco, giallo-oro e amaranto.
Lo si indossa ponendo la parte inferiore sull’alba, dopo la croce pettorale e prima della stola, facendo ricadere la parte superiore, sulla quale è ricamata una croce raggiata, sopra la pianeta o la casula. Probabilmente, in origine, non è che l’anagolagium di cui parla il I Ordo Romanus (n. 34), allora comune anche agli altri chierici[1]. Restò di pertinenza esclusiva del Pontefice tra il sec. X e XII: tale era già al tempo di Innocenzo III (1206)[2], che ne parla in questo senso. Anche nei famosi Ordines Romani numero XIII (s. XIII) e XIV (prima metà del XIV) si parla del fanone. Circa la sua forma più antica non si hanno informazioni sicure; sembra che fino al sec.XV avesse piuttosto la forma quadrangolare.
Nell’Ordo XIII troviamo il fanone tra i paramenti e le vesti adoperate dal neo eletto Romano Pontefice: “Dum electus in papam presbyter fuerit consecrandus, talis ordo debet servari. Primo idem electus dicit Psalmum Quam amabilia, etc., calcabitur sandaliis et caligis, et lotis manibus induetur omni ornamento suo, scilicet primo alma, cingulo, cum subcinctorio, postea pectorale, demum fanone, postea stola, deinde tunicella, et postea dalmatica. Subsequenter recipit chirotechas, et demum casulam et mitram in capite sine pallio et annulo pastorali, quae postea recipiet in loco suo; et vestimenta erunt coloris tempori convenientis” (Ordo Romanus XIII vel Caeremoniale Romanum editum iussu Gregorii X, PL 78, 1108). Nell’ Ordo XIV si parla dell’uso del fanone nella lavanda dei piedi[3] e quando il Pontefice pranzava in pubblico[4]. Vi è notizia che sia Clemente IV (+ 1268) che Bonifacio VIII (+ 1303) siano stati sepolti con il fanone sul capo (cf. S. PICCOLO PACI, Storia delle vesti liturgiche, Ed. Ancora, Milano 2008, 352).
E' stato abitualmente indossato dai Pontefici fino a Giovanni Paolo II. Benedetto XVI ha inteso conservare l’uso di questa semplice veste liturgica, che nel corso dei secoli si è arricchita di un significativo valore simbolico: lo scudo della fede che protegge la Chiesa. In questa lettura simbolica, le fasce verticali di colore oro e argento esprimerebbero l’unità e l’indissolubilità della Chiesa latina e orientale, che poggiano sulle spalle del Successore di Pietro. A volte si afferma che il fanone rappresentasse lo scudo della fede che protegge la Chiesa cattolica.  
 

[1] Cf. M. RIGHETTI, Storia liturgica I, Ed. Ancora, Milano 1964, 592.
[2] “Dopo l’alba e il cingolo il pontefice Romano mette l’orale, che avvolge intorno al capo e ripiega sulle spalle seguendo l’ordine del pontefice della Legge, che dopo la cordicella stretta e la fascia metteva l’ephod, cioè il sovra omerale, al cui, al cui posto oggi abbiamo l’amitto” (Innocenzo III, Il sacrosanto mistero dell’altare (De sacro altaris mysterio), cap. 53)
[3] LXXXIV De Mandato fiendo in die Jovis sancto rubrica: “Missa igitur solemniter peracta, indutus pontifex, sicun cantavit, ascendit ad palatium, comitantibus eum tam episcopis quam presbyteris et diaconibus, omnibus peractis secundum ordinem suum. Pontifex vero ingreditur basilicam sancti Laurentii de Palatio, vel capellam sancti Martini, si est ad sanctum Petrum; et exuit planetam, et assumi sibi mantum in scapulis; impositio super caput suum fanonem cum mitra facit Mandatum, duodecim subdiaconibus rochetum cum superpelliceo portantibus (Ordo Romanus XIV vel Ordinarium S.R.E. auctore, ut videtur, Jacobo Caietano cardinale, PL 78, 1207). (prima metà s. XIV)
[4] XLIII. De solemnitatibus, indumentis et paramentis domini papae, et cardinalium, et praelatorum, quae fiunt in mensa.  (...) Et attende quod dominus papa, dum est in mensa, est indutus omnibus paramentis missalibus, exceptis casula, pallio et chirothecis; et tenebit mantum ad scapulas, et fanonem in capite cum mitra desuper...” (Ordo Romanus XIV vel Ordinarium S.R.E. auctore, ut videtur, Jacobo Caietano cardinale, PL 78, 1139). (prima metà s. XIV)