Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice: Il fanone (dal latino fano, panno) è un ornamento liturgico
specifico del Romano Pontefice. Alcuni lo fanno derivare dall’amitto, altri dal
manipolo, altri ancora ritengono che derivi dall’ ephod ebraico.
E’
costituito di una doppia mozzetta a forma circolare. Le sue due parti,
prima unite tra loro, furono separate da Pio X (1903-1914) per maggiore
praticità. E’ tessuto con sottilissima seta a strisce perpendicolari di
colore rosso, bianco, giallo-oro e amaranto.
Lo si indossa ponendo la parte inferiore sull’alba, dopo la croce pettorale e
prima della stola, facendo ricadere la parte superiore, sulla quale è ricamata
una croce raggiata, sopra la pianeta o la casula. Probabilmente, in origine, non
è che l’anagolagium di cui parla il I Ordo Romanus (n. 34), allora
comune anche agli altri chierici[1].
Restò di pertinenza esclusiva del Pontefice tra il sec. X e XII: tale era già al
tempo di Innocenzo III (1206)[2], che
ne parla in questo senso. Anche nei famosi Ordines Romani numero XIII (s.
XIII) e XIV (prima metà del XIV) si parla del fanone. Circa la sua forma più antica non
si hanno informazioni sicure; sembra che fino al sec.XV avesse piuttosto la forma quadrangolare.
Nell’Ordo XIII troviamo il fanone tra i paramenti e le vesti
adoperate dal neo eletto Romano Pontefice: “Dum electus in papam presbyter
fuerit consecrandus, talis ordo debet servari. Primo idem electus dicit Psalmum
Quam amabilia, etc., calcabitur sandaliis et caligis, et lotis manibus
induetur omni ornamento suo, scilicet primo alma, cingulo, cum subcinctorio,
postea pectorale, demum fanone, postea stola, deinde tunicella, et postea
dalmatica. Subsequenter recipit chirotechas, et demum casulam et mitram in
capite sine pallio et annulo pastorali, quae postea recipiet in loco suo; et
vestimenta erunt coloris tempori convenientis” (Ordo Romanus XIII vel
Caeremoniale Romanum editum iussu Gregorii X, PL 78, 1108). Nell’ Ordo
XIV si parla dell’uso del fanone nella lavanda dei piedi[3]
e quando il Pontefice pranzava in pubblico[4].
Vi è notizia che sia Clemente IV (+ 1268) che Bonifacio VIII (+ 1303) siano
stati sepolti con il fanone sul capo (cf. S. PICCOLO PACI, Storia delle vesti
liturgiche, Ed. Ancora, Milano 2008, 352).
E' stato abitualmente indossato dai Pontefici fino a Giovanni Paolo
II. Benedetto XVI ha inteso conservare l’uso di questa semplice veste liturgica,
che nel corso dei secoli si è arricchita di un significativo valore
simbolico: lo scudo della fede che protegge la Chiesa. In questa lettura
simbolica, le fasce verticali di colore oro e argento esprimerebbero l’unità
e l’indissolubilità della Chiesa latina e orientale, che poggiano sulle
spalle del Successore di Pietro. A volte si afferma che il fanone
rappresentasse lo scudo della fede che protegge la Chiesa cattolica.
[1] Cf. M. RIGHETTI,
Storia liturgica I, Ed. Ancora, Milano 1964, 592.
[2] “Dopo l’alba e il
cingolo il pontefice Romano mette l’orale, che avvolge intorno al
capo e ripiega sulle spalle seguendo l’ordine del pontefice della
Legge, che dopo la cordicella stretta e la fascia metteva l’ephod,
cioè il sovra omerale, al cui, al cui posto oggi abbiamo l’amitto”
(Innocenzo III, Il sacrosanto mistero dell’altare (De
sacro altaris mysterio), cap. 53)
[3] LXXXIV De
Mandato fiendo in die Jovis sancto rubrica: “Missa igitur
solemniter peracta, indutus pontifex, sicun cantavit, ascendit ad
palatium, comitantibus eum tam episcopis quam presbyteris et
diaconibus, omnibus peractis secundum ordinem suum. Pontifex vero
ingreditur basilicam sancti Laurentii de Palatio, vel capellam
sancti Martini, si est ad sanctum Petrum; et exuit planetam, et
assumi sibi mantum in scapulis; impositio super caput suum fanonem
cum mitra facit Mandatum, duodecim subdiaconibus rochetum cum
superpelliceo portantibus (Ordo Romanus XIV vel Ordinarium
S.R.E. auctore, ut videtur, Jacobo Caietano cardinale, PL 78, 1207).
(prima metà s. XIV)
[4] XLIII. De
solemnitatibus, indumentis et paramentis domini papae, et
cardinalium, et praelatorum, quae fiunt in mensa. (...) Et
attende quod dominus papa, dum est in mensa, est indutus omnibus
paramentis missalibus, exceptis casula, pallio et chirothecis; et
tenebit mantum ad scapulas, et fanonem in capite cum mitra desuper...”
(Ordo Romanus XIV vel Ordinarium S.R.E. auctore, ut videtur,
Jacobo Caietano cardinale, PL 78, 1139). (prima metà s. XIV)