Veste di seta bianca tendente al crema, lunga coda che il papa cinge ai fianchi, e si trascina per terra. Poco o nulla si sa delle sue origini e dell'epoca della sua assunzione a ornamento pontificale: ora esclusivamente riservato al papa. I diari di Alessandro VI (sul finire del sec. XV) ne parlano come di veste già esistente, e solo ne regolano l'uso. Anticamente si aveva anche una f. di lana che il pontefice portava nei giorni feriali e nelle domeniche di Avvento e di Quaresima; ma al presente la f. è solamente di seta. Essa è di due specie: una più corta, usata nei concistori segreti, nei quali il santo padre interviene in mozzetta e stola; l'altra, molto più grande, indossata dal papa tutte le volte che è vestito pontificalmente. Viene assunta dopo il rocchetto, nella camera detta "della f." presso la Sala dei Paramenti nel Palazzo Apostolico. Siccome l'una e l'altra sono molto più lunghe dell'altezza della persona e terminano con una lunga coda o strascico, è necessario sollevarla perché il papa possa camminare. Due protonotari di numero, o due uditori di Rota, secondo il cerimoniale, hanno l'ufficio di sollevare i lembi anteriori alla f., mentre due camerieri segreti sorreggono l'estremità laterali ed il principe assistente al Soglio l'estremità posteriore insieme al manto pontificale. La f. è usata dal papa tutte le volte che assiste o celebra solennemente la Messa o i Vespri, sia nella cappella del Palazzo Apostolico, che, una volta, nelle diverse chiese di Roma; cioè in tutte le funzioni sacre, in cui indossa i paramenti pontifici, come nella processione del Corpus Domini, lavanda dei piedi, apertura e chiusura della Porta Santa, concistoro, ecc.
Bibl: G. Moroni, s. v. in Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica; A. Battandier, Annuaire pontifical catholique, 23 (1907), pp. 7-11.
I protonotari apostolici sostengono la f. di S. S. Pio XII
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